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Editore: Booksprint
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788824976190
Data di pubblicazione: 28/05/2022
Numero pagine: 92
In questo lavoro ho analizzato la figura del narratore nell'opera di Luigi Pirandello, in quanto tipico esempio delle profonde innovazioni della letteratura novecentesca. Il nuovo secolo muta profondamente l'immagine che l'uomo ha di sé, soprattutto a causa della epocale scoperta da parte di Freud dell'inconscio. La consapevolezza che esiste una parte di noi fuori dal nostro controllo e che influenza comunque i nostri comportamenti, scardinò le certezze che si erano andate creando sul finire dell'Ottocento. I suoi personaggi sembrano voler evadere da questa condizione/costrizione, chi con consapevolezza, chi no, chi attraverso la follia e chi attraverso la fuga. Al centro delle sue opere Pirandello pone la crisi d'identità dell'individuo, una crisi totale che lo dichiara sconfitto rispetto alla società, agli altri e a se stesso. Proprio queste forme artistiche sottolineano ulteriormente la problematica dell'identità e mettono realmente "in scena" la funzione del narratore inattendibile, forse non per sua propria volontà, ma reso tale dalle nuove scoperte sull'Io, che ormai mettono in discussione il concetto stesso di Verità.
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