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Editore: Booksprint
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791256597550
Data di pubblicazione: 03/01/2025
Numero pagine: 406
Asmara è un gioiello sospeso a quasi 2400 metri di altezza sull'altopiano eritreo. "Arrivando in ogni nuova città, il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere", scriveva Italo Calvino nelle "Città invisibili". La descrizione si addice al primo impatto con Asmara, al visitatore smarrito si presenta come un enigma estetico: uno scenario metafisico di De Chirico montato in Africa, con gli orologi fermi sui palazzi, i contrasti violenti tra luci e ombre, le insegne in italiano - Bar Venezia, Farmacia Centrale, Albergo Italia, Ferramenta... - che parlano una lingua ignota ai passanti. Gradualmente si capisce che bisogna saperne leggere il linguaggio casa per casa, e sfuma il senso di astrazione: Asmara è un palinsesto di storie cifrate, che non raccontano una sola verità... Il libro ci riconduce negli anni grigi della nostra passione coloniale, quando il governo italiano, tutto preso dai mille problemi di carattere economico, finanziario, politico e legislativo, sortì la propria politica estera subito dopo la tanto sospirata riunificazione. Questa giovane Italia non pensava ancora lontanamente all'Africa e tanto meno ad eventuali sviluppi commerciali e di dominio in quel continente che allora incominciava ad aprirsi alla civiltà europea; e pochi veggenti e sognatori avanzavano consigli e pavidi incitamenti perché l'Italia non rimanesse ultima e indifferente nella gara dell'espansione e dell'influenza commerciale e politica. L'Italia si dedica alle guerre coloniali in ritardo rispetto agli altri Paesi europei (soprattutto Inghilterra e Francia) perché fino al 1860 era stata impegnata nelle guerre per realizzare l'Unità d'Italia.
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