Sinossi

Questa autobiografia immaginaria di Giorgio Castriota, conosciuto nella storia come Scanderbeg, offre uno sguardo profondo e personale sulla vita di uno dei più grandi eroi dell'Albania medievale. Raccontata direttamente dalla voce del protagonista, l'opera esplora le sue origini, la formazione e gli eventi che lo portano a diventare il simbolo della resistenza al dominio ottomano. Emerge la sua complessa relazione con il sultano Mehmet II: un contrasto tra ammirazione e ostilità, tra rispetto e conflitto, che segnerà le battaglie decisive della sua vita. Scanderbeg, da un lato, riconosce il genio strategico del sultano, ma dall'altro si impegna con determinazione a difendere la sua terra e la sua gente da un invasore implacabile. Oltre alla ricostruzione storica delle sue imprese eroiche, questo libro offre anche un'introspezione unica nel carattere di Scanderbeg: la sua visione della guerra, il peso della leadership, il conflitto interiore tra il dovere verso il proprio popolo e le difficili alleanze politiche, e la solitudine di un uomo che lotta contro un nemico ben più grande di lui. La sua determinazione a non arrendersi mai, pur di proteggere l'indipendenza della sua patria, emerge come un esempio di coraggio e resilienza che va al di là della mera figura di condottiero. Con un'accurata ricostruzione storica e una riflessione profonda sulla psicologia di Scanderbeg, questo libro si propone come un'analisi completa della sua vita e del suo leggendario conflitto con l'Impero Ottomano, un'epopea di lotta, sacrificio e speranza che ha segnato il destino di un'intera nazione.