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Editore: Stamen
Reparto: Filosofia antica, medievale, orientale
ISBN: 9788898697625
Data di pubblicazione: 18/11/2015
Numero pagine: 333
Collana: Studi
Il trattato "Contro la dottrina di Mani" del filosofo Alessandro di Licopoli, vissuto tra la fine del III e l'inizio del IV secolo d.C., merita senza dubbio molta più considerazione di quanta non sia stata ad esso riservata per molto tempo. Stiamo infatti parlando della più antica fonte indiretta sul Manicheismo, la dottrina predicata a partire dalla metà del III secolo d.C. dal profeta babilonese Mani che fece ben presto tanti proseliti in Mesopotamia e nel Vicino e Medio Oriente fino a toccare l'Egitto stesso, patria di Alessandro. Composto tra il 277 ed il 297, il trattato, nel confutare i principali aspetti di tale dottrina, fornisce ai lettori notizie molto importanti su di essa, sui suoi dogmi, sulla sua diffusione, notizie che sarebbero per altri versi poco note. Quella di Alessandro è dunque una testimonianza assolutamente centrale per la comprensione di un fenomeno complesso come il Manicheismo: tutte le altri fonti indirette sulla dottrina di Mani sono infatti posteriori al nostro trattato. Questo libro, con perfetta padronanza delle fonti, fornisce una puntuale traduzione del trattato corredandola con un corposo apparato critico e un ampio commento filologico.
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