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Editore: Aragno
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788893803717
Data di pubblicazione: 17/11/2025
Numero pagine: 104
Collana: Biblioteca Aragno
Negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale, in Europa, e in maniera per vero epidemica, si diffuse un micidiale «equivoco»: che non ci fossero alternative al totalitarismo, fosse esso di destra o sinistra. Breve: Hitler-Mussolini-Franco da un canto, Stalin dall'altro. Sì che, quando nel 1940 si consuma la disfatta della Francia, l'unico baluardo (e poco conta, ora, risapere se tale baluardo fosse in concreto nulla più che un fantoccio di carta, percome fu, oppure un simbolo, a dirittura uno stemma della libertà insopprimibile), l'unico baluardo, dicevamo, contro la tirannia pare, a milioni di occhi per tutto il mondo, non solo crollato, ma assorbito senza più nel corpo del Nemico. Tra le voci che si levano (nel senso ortopedico del termine) contro questo «scandalo dello spirito», dal remoto Brasile, c'è quella di Georges Bernanos. Indomabile e altera. Oggi, a tanti anni di distanza (ma nel frattempo il 1940 non è tramontato: anzi), gli interventi che Bernanos pubblicò sulla stampa brasiliana, e che qui si presentano al lettore, continuano a ruggire.
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