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Editore: Giappichelli
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788892103054
Data di pubblicazione: 24/03/2016
Numero pagine: 175
Scrivere di Machiavelli attraverso le interpretazioni novecentesche, che ne attraversarono le opere e ne violarono spesso il significato, equivale a misurare la sua presenza nel lessico politico della nazione, a indagare le ragioni che lo hanno reso un modello concettuale al quale doversi necessariamente rapportare in un determinato momento storico. Il Preludio al "Machiavelli" di Mussolini, in particolare, non può essere incluso nell'affollato capitolo degli studi machiavelliani del Ventennio, ma deve essere letto politicamente e interpretato alla luce della sconfitta storica del liberalismo. Nel suo breve articolo, che va ben oltre una disinvolta manovra di appropriazione culturale, il "Duce" rivendica la necessità di accostarsi al Fiorentino privilegiando un approcciò pragmatico per recuperarne tutta la modernità e attualità del pensiero politico, depurandolo da stratificazioni intellettuali. Le repliche di Gobetti e Matteotti al Preludio, d'altro canto, svelano l'intenzione più verace di Mussolini che, nel nome di Machiavelli, inaugura una politica fondata sul dominio e sulla decisione - ma anche su malaffare e corruzione -, seccamente alternativa a quella liberale. Da qui nasce un lavoro che intende ripercorrere le reazioni suscitate dalla pubblicazione di questo saggio machiavelliano, la sua notorietà e, insieme, il suo carattere così rappresentativo di un quadro politico di intensa criticità.
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