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La luce residua delle stelle. Motori, trombe e alternatori. Storia della

La luce residua delle stelle. Motori, trombe e alternatori. Storia della "Mecc Alte" di Vicenza tra rotte di volo, ombre sui muri e globalizzazione

Editore: Maggioli Editore

Reparto: Economia

ISBN: 9788891624635

Data di pubblicazione: 15/09/2017

Numero pagine: 216

Collana: Marketing e Management


28,00€
Esaurito

Sinossi

Una storia, tante storie. Quella del più grande Gruppo indipendente nella produzione di alternatori; quella di un ragazzo di vent'anni al comando dell'azienda di famiglia; quella di un uomo con mezzo secolo d'ininterrotta vita imprenditoriale alle spalle. Mario Carraro, il fondatore, concepì la vita come un grande gioco di squadra da condurre con una buona dose di lealtà, altruismo e coraggio. Fascino personale, velocità e conoscenze tecniche anche, così che a dispetto della miseria del dopoguerra diede forma, dal nulla, ad una delle più innovative imprese elettromeccaniche del Paese. Appartenne al tempo che visse e a nessuno in particolare, perché se mai si appartiene a qualcosa o qualcuno durante l'esistenza questo fu per lui, prima dell'età matura, lo strazio della prigionia in Germania e il riscatto da una condizione che urlava alla coscienza come avremmo dovuto essere. Lo tradì la passione per il volo e la nebbia che gli si parò davanti sui cieli della Toscana: proprio lui a cui la morte aveva già concesso un "tempo supplementare" quando il suo aereo fu abbattuto durante la guerra tra le nuvole delle coste libiche! Diego, il figlio, trasformò l'azienda in uno dei più importanti gruppi industriali d'Italia, facendone guadagno nella reputazione e perdita negli "anni passeggeri della giovinezza". Lo convinse al ruolo imprenditoriale il desiderio di perpetuare l'azione del padre e il sogno di "lasciare questo mondo un po' migliore di come l'aveva trovato" perché sempre, come Frost nel bosco, prese le strade meno battute e con esse il vantaggio della differenza. Ogni "fatto pubblico" s'intreccia nel libro al passato privato che Diego svela con la virtù della mente saggia, da cui emerge il dispiacere per un mondo che non riconosce agli altri di esser bravi e primi; proprio lui che la volontà d'essere artefice del cambiamento l'ha proiettata sul futuro e sulle azioni dei figli Mario e Paolo. Quasi che dal fondatore continuasse a giungere un soffio vitale a guidare il cammino dei successori: al modo della luce residua di una stella quando si estende nell'universo ad illuminare la notte.

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