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Editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788883718601
Data di pubblicazione: 10/03/2023
Il secondo numero di Limes del 2023, "La Polonia imperiale", è dedicato al paese europeo che sta svolgendo un ruolo chiave nella guerra scatenata dalla Russia e che da tale ruolo si appresta verosimilmente a trarre tangibili, duraturi benefici. Il conflitto in Ucraina eleva infatti lo status geopolitico di Varsavia, accentuando lo spostamento verso nord-est del baricentro strategico europeo. Complici lo smarrimento tedesco, l'affanno degli altri paesi tradizionalmente filorussi come Italia inclusa e il futuro allargamento della Nato a Svezia e Finlandia. La funzione diligente, efficiente e determinata di retroterra logistico e campione politico della resistenza ucraina alla Russia svolta fin dall'inizio delle ostilità accresce agli occhi degli Stati Uniti utilità e affidabilità della "potenza dell'Est". Ruolo in parte svolto fin dal 2014-15 (presa della Crimea) e più in generale dalla stagione delle "rivoluzioni colorate". La Polonia non fa mistero di voler uscire dal conflitto confermata nel ruolo di principale bastione baltico della Nato contro un ritrovato nemico russo (che per i polacchi non ha mai smesso di essere tale), forte dell'attuale riarmo e dell'auspicata installazione di basi americane permanenti sul suo territorio. L'inclusione "di fatto" dell'Ucraina nell'Alleanza Atlantica concorre a delineare come possibile questo esito, fornendo profondità strategica all'infrastrutturazione e al consolidamento del Trimarium, il progetto regionale imperniato sulla centralità polacca nel triangolo mar Baltico-Mar Nero-Mare Adriatico. Cosa comporta questo per il futuro dello Stato polacco? Quali le conseguenze per gli equilibri dell'Unione Europea? In che modo il recupero di una centralità strategica, a oltre due secoli dalla fine dell'Unione polacco-lituana - culmine della dimensione imperiale polacca - e dopo le dolorose spartizioni che ne sono seguite, cambia la geopolitica regionale e i rapporti con gli Stati Uniti, potenza di riferimento? Quali, non da ultimo, l'impatto sui futuri rapporti con Mosca?
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