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Il Mosè di Freud. Giudaismo terminabile e interminabile
Yerushalmi Yosef Hayim

Il Mosè di Freud. Giudaismo terminabile e interminabile

Editore: Giuntina

Reparto: Scienze sociali

ISBN: 9788880579786

Data di pubblicazione: 14/06/2024

Numero pagine: 288

Traduttore: Bona G.

Collana: Schulim Vogelmann


18,00€
Facile da trovare
Disponibile oggi da 1 Librerie

Sinossi

Freud pubblicò "L'uomo Mosè e la religione monoteistica" nel 1939, lo stesso anno della sua morte. L'Europa era afflitta dal nazismo, e le teorie che il padre della psicoanalisi esprimeva in quest'ultima opera sembrarono un attacco inopportuno ed esecrabile alle radici stesse dell'ebraismo. Per Freud, il monoteismo ebraico sarebbe una derivazione del culto del dio Aton, imposto dal faraone Ikhnaton nel XIV secolo a.e.v. e abolito dopo la sua morte. Mosè, forse un sacerdote egizio, avrebbe tentato di ripristinare questa eresia trasmettendo a un popolo semitico la fede in un unico dio e guidandolo lontano dalla schiavitù e dall'Egitto. Insofferente alla rigidità della nuova religione, il popolo liberato avrebbe ucciso il suo salvatore, e l'atto delittuoso e traumatico sarebbe poi stato rimosso. Lo storico Yosef H. Yerushalmi ripercorre il rapporto che Freud intratteneva con l'ebraismo per tentare di chiarire i motivi profondi che lo spinsero a cimentarsi nella scrittura di un testo così controverso e dirompente.

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