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Editore: Editoriale Jouvence
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788878016231
Data di pubblicazione: 08/05/2018
Numero pagine: 180
Collana: Historica
Percorrendo i territori dell'immaginario, i greci si sono imbattuti in molte pietre che non hanno usato per fini pratici ma in progetti di ordine intellettuale : massi percepiti come utili per esprimere la forza incrollabile degli eroi e rocce atte a incarnare il dolore disumanizzante delle madri in lutto, o l'alterità estrema della morte. Quanto alle gemme, il loro aspetto variegato e brillante, insieme al potere riflettente, hanno fatto sì che i naturalisti antichi le classificassero come occhi capaci di sprigionare la forza dello sguardo e di restituire immagini soprannaturali. Muovendosi tra queste due diverse tipologie di pietre e tra due distinti ambiti di indagine - la poesia omerica e le catalogazioni dei lapidari - questo libro esplora alcuni impieghi metaforici di cui la cultura greca si è servita in rapporto al mondo dei minerali, ora per descrivere aspetti propri della condizione umana, ora per imporre un ordine a questo regno della natura.
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