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La raccolta di saggi presentata in questo volume nasce da un'iniziativa della Fondazione Museo della Shoah, che ha coinvolto la Comunità Ebraica di Roma e il suo Archivio Storico per ricostrui-re le vicende degli ebrei durante l'occupazione nazifascista della capitale nel periodo successivo alla prima grande retata fino alla liberazione della città (4 giugno 1944). Il proposito è indagare le dinamiche che caratterizzarono le diverse fasi delle deportazioni e comprendere come molti ebrei riuscirono a sfuggire alla «caccia all'uomo» organizzata dai nazifascisti. Attraverso la comparazione tra la prima retata e le successive catture si delinea infatti con chiarezza lo spartiacque determinato dallo shock della mattina del 16 ottobre 1943 in termini di organizzazione della clandestinità. Decisivi furono il ruolo delle istituzioni e l'atteggiamento della cittadinanza nelle sue diverse declinazioni tra i poli opposti dell'accoglienza e della solidarietà, e del collaborazionismo e della delazione. Emerge così un più nitido profilo dei deportati romani e degli ebrei presenti in città, che restituisce volto, storia e dignità a coloro che gli occupanti volevano ridotti a meri numeri.
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