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Editore: Guerini e Associati
Reparto: Diritto
ISBN: 9788862501941
Data di pubblicazione: 11/02/2010
Numero pagine: 191
"I due autori fanno mestieri diversi. Il primo è procuratore aggiunto a Venezia. Il secondo è avvocato, ma è stato eletto alla Camera come indipendente nelle liste di Rifondazione comunista ed è stato per due anni presidente della Commissione giustizia di Montecitorio. Il primo è un liberale voltairiano, scettico e realista; il secondo appartiene a una sinistra idealista e generosa. [...] A un certo punto della loro vita, tuttavia, hanno avuto uno stesso incarico: la presidenza della Commissione per la riforma del Codice penale, il primo all'epoca del guardasigilli Castelli, durante il governo Berlusconi, e il secondo all'epoca del guardasigilli Mastella durante il governo Prodi. Ma nel processo alla giustizia penale il procuratore e l'avvocato hanno pronunciato la stessa arringa e sono giunti alle stesse conclusioni: che 'le pene, per quanto possa sembrare strano, non devono essere aumentate, semmai diminuite' (Nordio), che 'bisogna smetterla con il panpenalismo' e che l'idea di potere risolvere tutto, anche i problemi sociali, con il Codice penale, 'è solo propaganda, pericolosa demagogia' (Pisapia). Anche se con animo diverso (realista il primo, idealista il secondo) hanno scritto relazioni che dicono in buona parte le stesse cose e che sono rimaste egualmente sepolte sotto gli incartamenti che si accumulano sullo scrittoio dei ministri di Grazia e giustizia." (Dalla prefazione di Sergio Romano)
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