Giovanni Pioli. Riformatore religioso, mazziniano, antifascista, nonviolento. Un contributo alla storia della nonviolenza italiana di Mugnaini Umberto - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Giovanni Pioli. Riformatore religioso, mazziniano, antifascista, nonviolento. Un contributo alla storia della nonviolenza italiana
Mugnaini Umberto

Giovanni Pioli. Riformatore religioso, mazziniano, antifascista, nonviolento. Un contributo alla storia della nonviolenza italiana

Editore: Felici

Reparto: Scienza politica

ISBN: 9788860198518

Data di pubblicazione: 05/02/2024

Numero pagine: 194

Collana: Storia


18,00€
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Disponibile oggi da 1 Librerie

Sinossi

Dagli articoli e dai pamphlet qui pubblicati possiamo ricavare, un'idea della personalità di Giovanni Pioli. Spicca in maniera forte ed evidente il suo pensiero sulla Pace e sulla inutilità della guerra. In questo saggio ho voluto utilizzare gli scritti di Pioli per far emergere gli sviluppi del suo pensiero etico-religioso e politico. In altri scritti ho definito Pioli un pacifista e mazziniano, portatore di una religiosità "laica", e in tal senso vengono in parte narrati squarci del percorso intellettuale e filosofico da lui fatto, specie nel periodo della nascita e stesura della Costituzione Italiana. Visto quanto sta attualmente succedendo in Ucraina e in Palestina, pubblico volentieri l'articolo su il War Resisters International (il cui centenario è stato celebrato nel 2021), nel quale Pioli fa una attenta disamina delle atrocità del fare la guerra. Nello stesso, si avvale di alcune narrazioni di Resistenti, morti per l'ideale di Pace. Non ultimo, pubblico anche l' ABC del Pacifismo (stralci del suo libro Per l'Abolizione della Guerra) in omaggio alle sue idee e a quelle che portano avanti i Quaccheri, setta religiosa cristiana, di cui Pioli studiò attentamente i comportamenti e le loro idee nell'interpretare il dettato cristiano. Agli stessi dedicò e pubblicò la traduzione de Il Giornale di George Fox, che uscì postumo nel 1969. Seguì da vicino il gruppo dei Quaccheri italiani, partecipando, finché gli fu possibile, ai loro congressi annuali, insieme agli amici Edmondo Marcucci e Aldo Capitini, corrispondendo con i vari segretari italiani e europei.

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