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Editore: Carocci
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788843042692
Data di pubblicazione: 12/07/2007
Numero pagine: 261
Collana: Piccola biblioteca letteraria
Giuseppe Gioachino Belli è tradizionalmente considerato il poeta di Roma. Fra il 1824 e il 1846 scrisse oltre 2.200 sonetti, ognuno dei quali è una fedele riproduzione dello spirito della città dei primi dell'Ottocento. In una Roma governata dal pontefice, "il Papa Re", un ristretto numero di aristocratici e l'arrogante clero costituivano le classi sociali più elevate, il cui potere aveva ormai perso qualsiasi giustificazione storica o morale; a loro si contrapponeva il "popolino", fanatico e superstizioso, i cui unici diversivi erano le molte manifestazioni di piazza, indette per celebrare e glorificare le classi dominatrici, e le altrettanto numerose pubbliche esecuzioni. Belli era un intellettuale, forse anche un moralista, e scrisse i suoi sonetti con l'intento di mettere alla berlina la società decadente del suo tempo. In questo volume sono raccolte alcune delle sue più significative composizioni, offrendo così uno sguardo diacronico sull'opera del poeta romano, dalle prime prove letterarie alla tarda maturità, attraverso i sonetti romaneschi, i versi in lingua, le lettere e le prose zibaldoniane. Un apparato esegetico esauriente permette di ripercorrere le proposte e le soluzioni avanzate negli anni dai principali interpreti belliani, per suggerire percorsi di ricerca, letture e approfondimenti.
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