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Editore: Carocci
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788829023202
Data di pubblicazione: 13/06/2025
Numero pagine: 196
Collana: Biblioteca di testi e studi
Il 20 novembre del 2018 sul quotidiano "The Guardian" uscì un articolo di Matthijs Rooduijn che fece scalpore. Iniziava così: «Populism is sexy». Ora, a distanza di qualche anno, non si può non essere d'accordo vedendo come il populismo in Europa ha ridisegnato la grammatica politica. Il volume propone, oltre a una nuova definizione di populismo europeo, quattro ipotetiche fratture sulle quali si reggerebbero oggi i sistemi partitici europei dimostrando quanto alla base del populismo in Europa vi sia prima di tutto una crisi dello Stato-nazione. In tal senso, due contesti assolutamente rilevanti sono l'Italia e la Germania. L'Italia, oltre a essere considerata da molti come il "laboratorio populista", nel 2018 ha portato per la prima volta in Europa un governo populista puro con la coalizione giallo-verde, tra M5S e Lega. La Germania, dall'altra parte, attualmente in recessione economica, sta fronteggiando un'ondata populista senza precedenti: nell'autunno del 2024 ha visto un'impressionante ascesa dell'AFD nelle tre elezioni regionali dell'Est, confermatasi con le elezioni federali del 2025, oltre che la comparsa del nuovo partito populista BSW di Sahra Wagenknecht.
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