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Editore: Rizzoli
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788817185462
Data di pubblicazione: 09/04/2024
Numero pagine: 240
Collana: Saggi italiani
Dopo aver acceso la miccia della primavera araba, la Tunisia è stata l'unica nazione del Nord Africa e del Medio Oriente ad avviare un processo di transizione democratica. A dieci anni dalla Costituzione adottata dopo la cacciata di Ben Alì, quel processo già fragile e faticoso, aggravato dalla crisi economica, dall'inflazione galoppante, dall'afflusso sempre più massiccio di africani subsahariani, ha subito una pesante regressione. L'attuale presidente Kaïs Saïed ha ben presto mostrato il suo volto illiberale, accentrando su di sé il potere, limitando diritti e libertà, mettendo a tacere il dissenso, violando i principi ispiratori della «rivoluzione dei gelsomini » e ponendo fine a ogni speranza di crescita e di giustizia sociale. Sara Giudice ci guida in un Paese che oggi si trova nel caos anche nelle sue azioni quotidiane più fondamentali come garantirsi beni di prima necessità, stritolato dalla crisi, infiammato dalle proteste, incattivito dal razzismo verso i migranti subsahariani, sempre più sedotto dalle tentazioni islamiste. Con sguardo acuto e toccante Sara Giudice scruta gli affanni di chi non crede più che qualcosa possa cambiare, di chi un tempo scendeva in piazza e oggi preferisce mettere molti soldi e la propria vita nelle mani di un trafficante e scappare al di là del mare. Attraverso un mosaico di storie che non possono lasciare indifferenti, compone il ritratto di una terra pronta a esplodere a poche miglia dalle coste siciliane, la cui instabilità non può che preoccupare e avere ripercussioni dirette sui Paesi europei, primo fra tutti l'Italia, che tra Piano Mattei e dossier migratorio ha individuato nella Tunisia un interlocutore cruciale della sua strategia nel Mediterraneo.
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