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Editore: Einaudi
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788806250584
Data di pubblicazione: 30/11/2021
Numero pagine: 288
Traduttore: Amatulli N.
Collana: Saggi
«Le fondamenta del nostro rapporto con il legno risiedono nelle sue straordinarie proprietà. È un materiale strutturale versatile che non ha paragoni in tal senso. È più leggero dell'acqua, eppure, a parità di peso, è duro, tenace e resistente come l'acciaio e resiste alla trazione e alla compressione. È facile da sagomare, visto che si spacca facilmente nel senso della venatura, ed è abbastanza tenero da essere tagliato, soprattutto quando è verde. Si trova in formati abbastanza grandi da sorreggere una casa, ma può essere tagliato in utensili delle dimensioni di uno stuzzicadenti. Può durare secoli, se mantenuto costantemente asciutto o umido, o anche bruciare, per tenerci al caldo, per cuocere il cibo e per azionare innumerevoli processi industriali. Con tutti questi vantaggi, il ruolo centrale del legno nella storia dell'umanità non appare solo comprensibile, ma inevitabile. [...] Soprattutto, mi auguro di invogliare il lettore a guardare il mondo senza il condizionamento dettato dall'opinione comune che vede la storia dell'umanità contraddistinta dal rapporto dell'uomo con tre materiali: la pietra, il bronzo e il ferro. Questo libro confuta l'assunto diffuso secondo cui il legno sarebbe poco più che un'obsoleta reliquia di un nostro lontano passato. Mi auguro di dimostrare come, per gran parte del tempo trascorso su questo pianeta, l'uomo abbia vissuto in un'era dominata dal più versatile dei materiali, e come per molti versi sia ancora così. E, infine, come, per il bene dell'ambiente e del nostro benessere psicofisico, occorra tornare all'Età del legno». Siamo la specie dominante sulla Terra, abbiamo fatto progressi sorprendenti da quando i nostri antenati sono scesi dagli alberi. Ma come siamo riusciti a camminare in posizione eretta, a diventare superpredatori e a popolare il mondo? E in che modo abbiamo sviluppato la civiltà fino a produrre un'economia globalizzata? Nell'Età del legno, Roland Ennos mostra per la prima volta che la chiave di tale successo è stata la nostra peculiare relazione con il legno. Combinando genialmente le più recenti ricerche con le acquisizioni di diverse discipline (primatologia, antropologia, archeologia, storia, architettura, ingegneria e carpenteria), Ennos reinterpreta l'intera storia dell'umanità, e dimostra come la nostra capacità di sfruttare le straordinarie proprietà del legno abbia profondamente modellato le nostre società e le nostre vite. L'autore ci accompagna così in un vertiginoso viaggio lungo dieci milioni di anni: dal Sud-est asiatico e dall'Africa occidentale, dove grandi scimmie dondolano tra gli alberi, costruiscono nidi e utensili di legno, all'Africa orientale, dove i cacciatori-raccoglitori
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