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Editore: Einaudi
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788806190576
Data di pubblicazione: 31/03/2009
Numero pagine: XVI-223
Traduttore: Marchetti M.
Collana: Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie
Questo libro, scritto in occasione del centenario della nascita della pensatrice tedesca, ma non certo esaurito da tale circostanza, intende proporsi come una sintetica, esaustiva e rigorosa ricostruzione della ricerca della Arendt, di cui vengono esplorati i nuclei fondamentali, e insieme come una riflessione simpatetica su quanto di tale ricerca può essere per noi ancora valido, e anzi imprescindibile, nell'affrontare i drammi e le problematiche specifiche della nostra epoca. Per l'autrice, a conferire unità al pensiero di Hannah Arendt è il suo atteggiamento fondamentale, ovvero una volontà instancabile di problematizzazione e rimessa in discussione dei punti di vista consolidati, delle certezze e delle convinzioni radicate, ivi comprese delle proprie. Una volontà che riflette una delle aspirazioni più autentiche della Arendt: restituire alla filosofia la sua vocazione più profonda, che è di essere e farsi forza politica, di agire nel mondo per "amore del mondo", sollecitandolo instancabilmente "a pensare", dato che cessare di pensare costituisce il pericolo più grande e la rinuncia più grave a ciò che è umano nell'uomo.
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