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Editore: QED
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9791281751255
Data di pubblicazione: 10/10/2025
Numero pagine: 80
Collana: Hyle
Nicola Vacca torna con questo libro nel territorio dissacrante di Cioran, per rinnovare il suo patto con il disincanto, per dare voce a quell'ossessione che lo lega indissolubilmente alla parola estrema del filosofo nato alla periferia dimenticata dell'Europa. In queste pagine, la presenza dell'apolide non è uno sterile e fermo oggetto di studio, ma è un percorso, è uno scalare le vette della disperazione, sentire la vertigine sulla propria pelle e scegliere volontariamente di guardare verso il basso. Vacca raccoglie l'eredità squartante del suo interlocutore quando non lesina affondi letali al delirio degradante del mondo, quando attacca spietatamente il proprio tempo. Cioran è stato, nelle parole di Vacca, «l'unico che è stato capace di smascherare il Novecento e inchiodarlo alla croce della propria miseria» ed ecco il riverbero, lo specchiamento, il ribadire la diagnosi infausta per i tempi quanto mai cupi in cui ci troviamo a vivere.
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