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Editore: Casa Editrice il Filo di Arianna
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9791280034847
Data di pubblicazione: 23/02/2022
Numero pagine: 98
Collana: Raccolte poetiche
Ogni componimento qui presentato è parte di una concatenazione di idee che mira a portare il lettore all'uscita della tristezza e del disinganno, al fine di entrare in una nuova dimensione, un'attesa che non è più il frutto di spleen, o sintesi, ma che è il desiderio più intimo di dare vita a nuovi passi all'interno della vita dell'intuizione poetica. L'atto dell'incedere da una ferocia primitiva ad una delicatezza post-romantica nasconde tutto l'intento dell'autore. È proprio questo incedere in punta di piedi, delicatamente, come quando si cammina sott'acqua, che fa la differenza con il resto di tutto ciò che si potrebbe produrre. Queste piccole opere sono un flusso costante, un discorso senza requie che si accosta al suono del gorgoglio di un fiumiciattolo d'acqua dolce immerso nell'infinito mare della poesia. Queste poesie, tutte diverse, potrebbero essere lette come il frutto di un'operazione intellettuale, come l'idea della rappresentazione mentale del mondo attraverso il lavoro della filosofia sulle facoltà più intima dell'intelletto umano. Invece esse sono il frutto di una meditazione, sono l'indeterminabile riverbero della diversità tale che si cela dietro gli sconosciuti angoli in cui possiamo incappare durante ogni giornata. Dove non c'è comprensione e dove non c'è calore dato, comincia il viaggio solitario ed a quell'epoca così intenso, di chi cerca, al di là dell'inganno delle sintesi, il vero essere delle cose della poesia: tempo che scorre, e parole scritte che restano, immobili come vero movimento della vita. I testi presentati in quest'edizione bilingue presentano il desiderio dell'autore di protrarsi al di là della pura ripetitività del fare. Se poesia significa di per sé stesso fare, allora, la ricerca della poesia dovrebbe diventare quella del fare ciò che la persona stessa percepisce come ciò che dovrebbe essere giusto per sé. E questo fare dovrebbe concentrarsi non sulle cose che sono poste come degli oggetti già affissi al reale (forme stabilite), ma sui fenomeni che la coscienza percepisce in quanto motivi di conoscenza e di progresso al contempo intimo e comunicabile (creatività).
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