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Editore: Luca Sossella Editore
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9791259980205
Data di pubblicazione: 26/10/2022
Numero pagine: 220
Collana: Numerus
Che cosa ha intravisto James Joyce di perverso e minaccioso nel sistema letterario? Qualcosa di pericoloso, se lo indusse a sottoporre le sue opere alla spettacolare torsione che le avrebbe sottratte alla letteratura, e ai suoi sempre più insensati riti di comunione. Le date estreme dei suoi capolavori, il 1914 dell'inizio della stesura dell'Ulisse e il 1939 della pubblicazione del Finnegans Wake, inquadrano con sconcertante tempismo gli anni più roventi del prolungato trauma novecentesco. Gli autori e i critici che nel secondo dopoguerra si sono confrontati con la sua opera hanno tutti proseguito una riflessione senza accondiscendenze sull'immaginario, e sui suoi effetti persino più devastanti della guerra. Eppure l'opera di Joyce raramente è stata analizzata cercando di capire quale fosse il suo reale intento civile e politico. Scritto con uno stile brillante e un andamento narrativo, questo saggio di Gabriele Frasca è un contributo prezioso alla comprensione dell'opera di Joyce come una ostinata critica politica alla cultura occidentale e ai suoi mezzi di riproduzione.
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