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Editore: Armando Editore
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9791259842015
Data di pubblicazione: 10/06/2022
Numero pagine: 552
Collana: Modernità e società
L'esame della vecchia ma mai obsoleta teoria critica della società, oggetto del presente lavoro, sposta l'interesse della/nella riflessione contemporanea ai momenti in cui il rapporto filosofia della scienza-sociologia poteva risultare molto 'produttivo'. La prima questione che si affronta in questa sede è proprio quella della influenza della filosofia della scienza di Popper sul pensiero moderno tra i contemporanei, stante l'influsso del falsificazionismo e, appunto, la ricaduta sul secondo Methodenstreit (Ottobre 1961), un evento che aveva portato alle estreme conseguenze il precedente dibattito sullo storicismo tedesco contemporaneo, aggiornandolo e proprio in rapporto al filosofare di Popper. Sta di fatto che la Scuola della cosiddetta teoria critica inizia le sue formulazioni proprio sotto l'impulso della crisi del pensiero moderno dinanzi alle categorie che legittimavano un crollo della/nella ragione e degli schemi pronunciati nell'Illuminismo, così e come messo in evidenza in Dialettica dell'Illuminismo da Max Horkheimer e Theodor Wiesengrund Adorno nel 1947. Le risultanze di questo dibattito sono state rese operanti nelle scienze sociali, soprattutto negli anni '50, '60 e '70 del XX secolo, ma come leggere oggi tali risultanze? Lo scopo di questo libro-ricerca è quello di indagare i nessi del processo culturale verso il quale dei momenti salienti della riflessione teoretica ed epistemologica della Scuola si riversano sul pensiero moderno e colgono le repliche in campo estetico e psicoanalitico. Anche oggi, infatti, è possibile riscontrare nell'uomo quella ricerca intellettuale di senso che oltrepassa la propria necessità di adeguarsi ad una realtà contingente.
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