Sinossi

Nina Vigo propone una vera e propria fantasmagoria: il lettore, attraverso un ciclo di sei racconti L'ago, Akille e Tara, Teresa, Morte al vecchio, Cristiana, Venusiana attraversa cronotopi stranianti, resi tuttavia familiari dalla maestria dell'autore che si muove agevolmente tra grotte preistoriche, ambientazioni antiche, fino a giungere a scenari contemporanei e fantascientifici. I personaggi che affollano le pagine del libro sfilano dinnanzi agli occhi del lettore in un carosello dominato da un sapiente regista e, di volta in volta, pongono interrogativi, lanciano provocazioni, esibiscono coraggio e ingegno, mostrano profonde capacità contemplative. Trovare un filo conduttore nell'estrema varietà tematica e stilistica di cui il libro è intessuto, potrebbe risultare arduo (del resto, la polisemia di quest'opera rifiuta programmaticamente di essere sciolta), ciononostante, è evidente come la Terra, ecosistema fragile e vibrante, rappresenti uno dei principali nuclei di riflessione (se non il più importante in assoluto) di Vigo. Le storie sembrano suggerire un legame indissolubile tra l'uomo e il suo pianeta. Vigo offre un'esperienza letteraria a tutto tondo, un invito a sondare l'animo umano e il suo destino nell'universo. Al destinatario delle parole e delle illustrazioni non resta che raccogliere la sfida, avventurandosi in un viaggio che rompe con le convenzioni e spinge a riflettere sui grandi temi dell'esistenza.