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Editore: Passione Scrittore selfpublishing
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9791256896639
Data di pubblicazione: 23/10/2025
Numero pagine: 122
Quale l'eredita del maestro di vita Miguel de Unamuno? Come è possibile attualizzare il pensiero di un pensatore di cento e passa anni fa? La presente monografia intende dissuggellare i fondamenti della filosofia di Don Miguel, soffermandosi serratamente sul sentimento tragico della vita, l'agonia dell'esistenza umana e il dissidio tra progresso e tradizione. La modernità ha indubbiamente conferito all'uomo strumenti vantaggiosi, "comodi", tuttavia ha destituito quelle somme certezze quali Dio, valori secolari e primato della vita oltremondana. Unamuno è infatti un tassello cruciale; che incarna i dubbi e le reticenze proprio dell'uomo al cospetto della caduta degli idoli. Dell'uomo che affoga in un mare di nichilismo, soffocato dall'impossibilità di proferire alcunché: il nadismo. Un uomo che vive nel dissidio tra la vita religiosa, appartata, e la necessità di un militarismo politico, volto al bene dei deboli. Un uomo che crede che la storia venga costituita dai singoli individui, principalmente dalle classi rurali, di piccoli contadini e allevatori, e che essi debbano tutelare l'essenza della nazione a sfavore dell'europeizzazione, con il conseguente sradicamento dalle tradizione che forgiano l'identità nazionale. Unamuno è docente, novelliere, poeta, uomo politico, ma ancor prima filosofo. Filosofo dissidente verso il primato della ragione positivista che intende ridurre la profondità dell'umano a oggetto della fisica, secondo criteri scientifici. "Facciamo in modo che il nulla, se questo ci è riservato sia ingiustizia, lottiamo contro il destino anche senza speranze di vittoria, lottiamo contro di esso donchisciottescamente."
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