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Editore: Ledizioni
Reparto: Letteratura
ISBN: 9791256003815
Data di pubblicazione: 09/05/2025
Numero pagine: 134
Questo volume indaga ad ampio raggio il problema della giustizia in letteratura. Concentrandosi prevalentemente sul problema giudiziario, sulla veridicità degli atti del processo, sull'attività condotta nelle aule di tribunale, ci si interroga sui tratti comuni che contraddistinguono autori pur tanto distanti per epoche e poetiche, ma tutti tra loro collegati, di fondo, da una profonda sete di conoscenza e da una faticosa ricerca della verità, che sempre origina da una comune aspirazione alla perfettibile Giustizia umana e mai da una sfiducia, totale o parziale, nelle potenzialità giudiziarie. Insieme agli scrittori più noti e studiati che operano sul tema e che hanno nel tempo posto le basi della riflessione giudiziaria o a coloro che abbiano progressivamente seguito quei modelli, da Goethe a Kafka a Weiss, da Manzoni - che resta costante caposaldo di questo studio - a Sciascia, fino al più recente Camilleri, si è cercato di inglobare anche autori meno trattati dalla critica in merito alla problematica giudiziaria (Betti, Benda, Fontane e Buzzati, ad esempio). Se ne ricava una panoramica a trecentosessanta gradi sulle questioni centrali del problema giudiziario - dalla trasposizione teatrale o romanzesca, alla motivazione che sta alla base della scelta di riportare o meno i nomi dei protagonisti, all'assoluto e comune rifiuto della possibilità di una giustizia privata generata unicamente da un desiderio di vendetta - senza dimenticare che, nonostante gli elementi biografici di questi scrittori sovente li riconducano in qualche modo al mondo giudiziario, ci si trova comunque sempre di fronte a testi letterari, che in quanto tali vengono qui affrontati.
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