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Editore: Pensa Multimedia
Reparto: Storia d'asia
ISBN: 9791255681557
Data di pubblicazione: 02/01/2025
Numero pagine: 304
Collana: Storia contemp. e relaz. internazionali
Questo volume conclude una ricerca, iniziata nel 2017, sulla "questione mediorientale" negli anni cruciali del dopoguerra, dal 1947 al 1974. Ne L'Italia e la questione mediorientale 1947-1953 (2019) e in Guerra fredda in Medio Oriente 1953-1967 (2023) è stato esaminato il complesso intreccio di posizioni, sul piano locale ed internazionale, che ebbero origine da diversi fattori: l'avvio della Guerra fredda, i processi di mutamento istituzionale in diversi Stati afro-asiatici, il definirsi di politiche sempre più agguerrite di questi Stati nei confronti di Israele e dei Paesi occidentali, con al centro la questione del petrolio, l'ingresso sempre più esplicito dell'Unione Sovietica nel sistema di alleanze e contrapposizioni dell'area mediorientale. Dopo la guerra dei "sei giorni" (1967), nei sei anni successivi, fino al 1973, la situazione del Medio Oriente vide un moltiplicarsi di tensioni politico-diplomatiche e di conflitti armati pressoché quotidiani, con Israele principale obiettivo sia del tradizionale avversario sia delle numerose organizzazioni della guerriglia palestinese, che si dichiaravano svincolate dal sistema di rapporti tradizionali fra gli Stati dell'area e fra questi e le Grandi potenze. I ripetuti tentativi dei rappresentanti dell'ONU, degli "inviati" statunitensi, dei piani di pace sovietici e dello stesso Re Hussein di Giordania, pur trovando, a volte, attenzione e disponibilità in taluni governi, sarebbero falliti per l'intransigente posizione delle formazioni dei guerriglieri. Cosicché, il contrasto insanabile finì per estendersi anche all'interno dei Paesi arabi, con le gravi vicende della guerra civile in Giordania, nel settembre 1970. Agli atti di sabotaggio o di sequestro di aerei, anche delle linee civili estere, compiuti da esponenti della guerriglia, in particolare di "Settembre nero", fece riscontro la rappresaglia israeliana, con vere e proprie azioni militari in profondità, oltre i confini degli Stati limitrofi. La morte di Nasser, nel settembre 1970, e le successive tragiche vicende alle Olimpiadi di Monaco (1972) segnarono la fase di passaggio dalla guerra "strisciante" alla guerra "guerreggiata" dello Yom Kippur (ottobre 1973), conclusa, infine, con un armistizio promosso dall'azione di Henry Kissinger, Segretario di Stato americano. E tuttavia, l'interruzione delle operazioni militari non pose fine alla "guerra del petrolio" - iniziata dai Paesi arabi con un embargo generalizzato verso gli Stati occidentali e le nazionalizzazioni delle società petrolifere straniere - ragione della grave crisi economica nei mesi successivi. Questo volume, basato sulle corrispondenze e gli articoli di fondo di un gran numero di periodici internazionali e degli Stati mediorientali e, soprattutto, sul fondamentale contributo di conoscenze e di riflessioni presente nelle due prestigiose riviste italiane «Oriente Moderno» e «Relazioni Internazionali», reca, infine, un'Appendice riguardante l'organizzazione e le azioni delle formazioni dei guerriglieri palestinesi, dal settembre 1968 al dicembre 1973. Un vero giacimento di informazioni, ripreso da numerosi periodici internazionali e dell'area mediorientale, che «Oriente Moderno» fornisce al lettore, con il meritorio e fondamentale lavoro di Pier Giovanni Donini.
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