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Editore: Pacini Editore
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791254862506
Data di pubblicazione: 06/09/2023
Numero pagine: 152
«Il filone di pensiero rosselliano è stato sempre e coerentemente europeista. Carlo Rosselli, nel suo "Europeismo o fascismo" del 1935 è già allora chiaro e netto: Stati Uniti d'Europa come ideale alternativo al nazismo e al fascismo che stanno avanzando. E quando nel confino di Ventotene verrà redatto nel 1941 il famoso Manifesto, dei tre firmatari, uno Ernesto Rossi è stato compagno dei Rosselli fino dal Circolo di Cultura, e del Non Mollare, partecipando poi a Giustizia e Libertà (e poi nel Partito d'Azione), l'altro Altiero Spinelli, dopo essere uscito da Partito Comunista Italiano aveva aderito a Giustizia e Libertà (e poi al Partito d'Azione), il terzo, Eugenio Colorni, socialista, capo redattore dello Avanti!, era passato in precedenza anche lui per Giustizia e Libertà. Oggi il nostro europeismo si deve confrontare con una situazione del tutto nuova. Nel "Quaderno" sull'Europa dell'anno scorso, Elisabeth Guigou, ex ministro francese e un'autorità in merito alle questioni europee, scriveva che la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina del 2022 costituisce un bouleversement, un capovolgimento di situazione per l'Europa, in un'Europa che si è costruita sulla pace e che si trova di fronte ad una guerra che ne attacca questa stessa ragione d'essere. La posta in gioco infatti è la superiorità o meno del modello autocratico sul modello democratico. È un'idea del genere che ha spinto Putin ad invadere l'Ucraina, confidando in un intervento militare breve, sul conseguente sfaldarsi di quel governo e di quel popolo. Il modello probabilmente era costituito da quanto. era successo l'anno prima in Afghanistan al momento dell'abbandono da parte degli Usa...» (Valdo Spini, Direttore).
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