Sinossi

Il tempo che trascorre tra la prima panchina di Mario Tiddia e il primo approdo a Cagliari di Claudio Ranieri come tecnico è di 15 anni. Tre lustri di storia di una compagine calcistica che costituisce per certi versi lo specchio della Sardegna. Si alternano discese e risalite, cadute e risorgimenti, delusioni ed entusiasmi. Il Cagliari è sempre quello: finiti inevitabilmente gli splendori dell'epopea della squadra dello scudetto, bisogna tirare avanti con quattro soldi. Non vi sono più industriali milanesi che dietro le quinte mantengono la società e bisogna arrangiarsi con quattro soldi. Malgrado tutto, Tiddia riesce a trovare un equilibrio umano e tecnico per conseguire la serie A e vivere di rendita per 4 anni, valorizzando i giovani. Ma poi si registra il tracollo. Ancora Tiddia riesce a evitare la discesa agli inferi della serie C 2. Poi con Ranieri il risorgimento grazie a una gestione esemplare, simile a quella di Tiddia, ma che va oltre Tiddia. Con quest'ultimo il modello Cagliari rimane come confinato in Sardegna, mentre Ranieri esporta durante la sua lunga carriera il meglio della sua esperienza a Cagliari in tutta Europa. Ambedue hanno regalato agli sportivi della Sardegna esperienze uniche, vissute pienamente dall'autore, che, da tifoso del Cagliari, da decenni segue le vicende dei rossoblù.