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Editore: Youcanprint
Reparto: Agricoltura e tecnologie connesse
ISBN: 9791222779096
Data di pubblicazione: 03/01/2025
Numero pagine: 42
Nel corso del XX secolo, nell'hinterland di Giarre e Riposto, che va da Taormina ad Acireale, venne impiantata la coltura delle Patate Novelle. Patate di pregio e primaticce, la cui produzione avrebbe colmato il vuoto dei mesi primaverili non coperti dalla patata del ciclo comune prodotta in altre aree agricole italiane. La nuova coltura fu impiantata a partire dal 1910 circa ed ebbe termine a fine secolo, dando lavoro a varie categorie di operatori (proprietari terrieri, sensali, contadini, commercianti, e i loro operai, carrettieri e camionisti, fabbricanti di ceste, ecc.). L'economia locale conobbe un periodo di prosperità grazie a quella nuova e potente boccata di ossigeno, i cui beneficiari furono sia, ovviamente, gli operatori diretti del nuovo prodotto, sia gli addetti dell'indotto. Negli anni sessanta del Novecento, nel periodo di massimo splendore, partivano dalla stazione ferroviaria di Giarre (da cui il tubero prese il nome) perfino quattro convogli al giorno; ogni convoglio era composto da venticinque carri da cento quintali ciascuno, con destinazione i mercati del nord Italia ed esteri (Germania, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Francia e Cecoslovacchia). L'epilogo fu dovuto alla diminuita redditività del prodotto, tanto da indurre i commercianti a trasferire i loro interessi nel siracusano, dove si iniziavano a produrre le patate Terre Rosse, ma anche perché gli operatori giarresi non seppero fare fronte comune per affrontare i mercati nazionali e, soprattutto, esteri.
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