Sinossi

Sono dell'opinione che, per i viaggiatori che vanno per il mondo con passione, il Vicino Oriente (cioè quello che io chiamo, con termine medievale, Levante) sia un luogo imperdibile, per i suoi profondi legami con la nostra cultura e per ciò che ancora rappresenta per l'Occidente. Certo, oggi i capovolgimenti storici hanno cambiato un po' la situazione e l'Europa guarda con sufficienza quei problematici paesi, ma per me il loro fascino è sempre rimasto intatto e così, di tanto in tanto, sento la necessità di ritornare in quei luoghi del Levante comunemente ritenuti esotici, nonostante appartengono a un oriente non tanto lontano da poter essere definito 'vicino'. In primo luogo la Turchia che, nel corso di quattro viaggi effettuati in 25 anni, ho visto lentamente virare verso un integralismo religioso da cui la credevo immune. Lo Yemen oggi è inavvicinabile, ma quando l'ho visitato, ai miei occhi era apparso come un altro pianeta, sia nel paesaggio antropizzato, sia per i popoli che lo abitavano. In Siria, sei mesi prima della guerra civile, ho vagabondato a mio piacimento in quel paese prima che tutto fosse distrutto... da lì, ho poi raggiunto la Giordania.