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La Magistratura e l'Ordinamento Giudiziario nella lente della Costituzione. Tra nuovi e vecchi profili di illegittimità costituzionale
Lupia Francesco

La Magistratura e l'Ordinamento Giudiziario nella lente della Costituzione. Tra nuovi e vecchi profili di illegittimità costituzionale

Editore: Youcanprint

Reparto: Diritto

ISBN: 9791222750569

Data di pubblicazione: 13/06/2024

Numero pagine: 280


25,00€
Facile da trovare

Sinossi

Sono passati settantasei anni dall'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana. Da allora moltissimo si è scritto e detto sull'interpretazione delle disposizioni contenute nel Titolo IV, intitolato "La Magistratura". Molti autori si sono impegnati nel tentativo di dare un inquadramento teorico al Potere Giudiziario e così ha fatto la stessa Corte Costituzionale. Tra i tanti interrogativi che si sono posti all'attenzione degli interpreti, i più rilevanti sono stati certamente quelle relativi alla natura giuridica della Magistratura, alle sue prerogative e competenze, alla sua struttura, ai suoi rapporti con il Consiglio Superiore della Magistratura, con il Ministro della Giustizia, con gli altri Poteri dello Stato e, da ultimo, con l'Avvocatura. Quali sono i limiti e la consistenza dei poteri del CSM? Vi è sovrapposizione tra essi e quelli propri del Ministro della Giustizia? Che rapporto intercorre tra Magistratura e CSM? Quest'ultimo né organo di rappresentanza o semplice organo di garanzia o di autogoverno? Quale ruolo può assumere l'Avvocatura nell'amministrazione della giurisdizione? La Magistratura ha una propria soggettività giuridica? Questioni di rilievo non puramente teorico, ma al contrario ricche di ricadute pratiche. Dalla soluzione di esse infatti derivano dei precisi limiti ed indirizzi per il Legislatore nella formulazione delle disposizioni che rientrano nell'ampia materia dell'ordinamento giudiziario, ma altresì delle coordinate che debbono regolare i rapporti istituzionali tra i Poteri dello Stato. In quest'opera si tenteranno di fornire delle risposte definitive a tutti questi interrogativi. Diversamente da altri Autori, l'indagine verrà svolta attenendosi ad una metodologia strettamente scientifica (quasi matematica), scevra da qualsiasi condizionamento ideologico. Essa verrà svolta in modo analitico e rigoroso e porterà a conclusioni molto diverse da quelle fatte proprie dalla Consulta nelle proprie pronunzie. Tanto nel metodo, quanto nelle conclusioni, questo lavoro si presenta come unico e, come il lettore paziente ed attento avrà modo di constatare, i risultati a cui esso giunge non sono controvertibili. L'opera si presenta quanto mai attuale, stante la recente entrata in vigore della riforma dell'ordinamento giudiziario, avvenuta tramite il Decreto Legislativo del 28 marzo 2024, n. 44. Il presente lavoro non è volto ad effettuare una disamina "a tuttotondo" delle fonti che compongono l'ordinamento giudiziario, quanto a vagliare le criticità di alcune disposizioni ivi previste nella lente della compatibilità con i principi di autonomia ed indipendenza da ogni altro potere della Magistratura e con le prerogative rimesse al C.S.M. dalla Costituzione. Al fine di raggiungere tali scopi, si principierà con una disamina del tessuto costituzionale, tesa ad individuare i seguenti aspetti nodali: La qualificazione della natura giuridica della Magistratura; La qualificazione della natura giuridica del CSM ; I rapporti tra il CSM e la Magistratura; Le competenze del CSM e i rapporti tra il CSM ed il Ministro della Giustizia; I rapporti tra il CSM,la Magistratura e l'Avvocatura. I suddetti aspetti costituiranno la Parte Prima del presente lavoro. Raggiunti dei punti di approdo sulle tematiche summenzionate, si passerà alla disamina analitica della fonti di normazione primaria che compongono l'ordinamento giudiziario, al fine di verificarne la "tenuta costituzionale". Ciò costituirà la Parte Seconda della trattazione.

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