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Alcuni cibi fra i più utilizzali nella dieta mediterranea, ingredienti umili, semplici e al tempo stesso essenziali della nostra cucina, sono i protagonisti degli scatti di Claudio Dell'Osa. Il suo spaccato mostra una serie di sezioni che tagliano tutta la pianta: ortaggio, foglia, radice, terra compresa. E mostra l'ambizione del fotografo di riportare l'osservatore a un mondo arcaico, millenario, governato da Madre Terra. È un viaggio che si scontra con la realtà dell'uomo moderno, dei suoi ritmi di consumo, manovrati da "una percezione falsata dei cibi", che Dell'Osa considera innaturale e costruita. Da qui. dunque, la necessità di ritornare a un'assimilazione - anche solo visuale e protratta per i pochi istanti dell'osservazione - che presti particolare attenzione alle origini. Il chilometro zero, l'agricoltura biologica, il veganesimo, sono le molteplici risposte di chi oggi vuole conoscere, apprendere, sperimentare. Ma quanta consapevolezza c'è dietro tali scelte di consumo? Non è così scontato che tutti sappiano che le cipolle vengono estratte dal terreno, così come anche gli esperti vacillano nel distinguere una foglia di cetriolo da quella di un pomodoro. Siamo tristemente sempre più lontani dalla realtà contadina e genuina da cui proveniamo. Eppure parliamo di elementi primari, di alimentazione, di quello che in passato era considerata sopravvivenza. Le foto di Dell'Osa suggeriscono all'osservatore di prendere in considerazione tutto il perfetto e allo stesso tempo naturale "miracolo" che ogni giorno portiamo sulle nostre tavole.
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