Sinossi

"Ognuno di noi ha una storia, una esperienza personale da raccontare. Io desidero raccontare la mia storia sia per sensibilizzare tutti alla donazione degli organi sia per dare coraggio e speranza a chi sta percorrendo sentieri simili al mio. Nel 2015 durante un ricovero presso l'ospedale di Padova per un controllo di routine, Cinzia, un'infermiera del reparto di chirurgia toracica, mi propose di disegnare qualcosa che rappresentasse il mio stato d'animo, qualcosa che raccontasse di me e di scrivere un breve testo. All'inizio non fu semplice, non avevo alcuna idea in testa, ma ad un tratto immaginai un arcobaleno, simbolo di unione tra cielo e terra, simbolo di pace e di speranza, e un occhio che è lo specchio dell'anima e la parte del viso più espressiva. Questo disegno rappresenta dal mio punto di vista lo sguardo positivo verso il futuro, il voler immaginare che al di là di tutto, di ogni tempesta, c'è sempre un arcobaleno, qualcosa di meraviglioso che ci attende. In ogni situazione è sempre possibile scorgere un futuro meraviglioso. Dipende soltanto da come viviamo le cose, dalla nostra capacità di guardare oltre." (Antonella Lavolpicella)