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Editore: Mimesis
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9791222308883
Data di pubblicazione: 26/03/2024
Numero pagine: 184
Collana: Eterotopie
Riti di passaggio non vuole essere una cronaca della cosiddetta "Rivoluzione dei garofani", che portò nel 1974 alla fine del più antico regime fascista europeo, all'instaurazione della democrazia e alla fine del colonialismo portoghese in Africa. Tutti questi fatti non sono solo ripercorsi dal saggio, ma vengono compresi all'interno di un più ampio discorso intorno alle speranze e all'immaginario politico che questo sommovimento repentino suscitò anche al di fuori del Paese, tanto da far scrivere al "Financial Times", nell'estate del '75, che "il capitalismo è morto in Portogallo". La reazione agli eventi superò i confini geografici e accese soprattutto i militanti di Lotta Continua, che si trovarono catapultati in quell'esperienza per conto della stessa organizzazione extraparlamentare. Il saggio, infatti, prende avvio da un'introduzione che spiega le radici culturali dell'immaginario di quei giovani (e come queste si adattassero alla nuova situazione politica e di lotta cui dovettero far fronte), ma riflette anche sull'azione "ribelle" dei soldati, per rovesciare i governi, invertire il colonialismo e lo stesso militarismo. A seguire, il memoriale di uno dei due autori che visse quei giorni in prima persona, "pericolosamente" in terra lusitana (e non solo). Completano il volume due scritti di Giulia Strippoli, che valutano le riflessioni del giornale "Lotta Continua" intorno a quel periodo e le esperienze dei suoi militanti di quegli anni, raffrontate a quelle degli attivisti portoghesi.
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