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Editore: Youcanprint
Reparto: Letteratura per ragazzi
ISBN: 9791221439137
Data di pubblicazione: 23/11/2022
Numero pagine: 52
Il Viaggio di Nassir ambientato nel bellissimo, martoriato e dimenticato YEMEN può diventare una storia per raccontare ai ragazzi, di ragazzi e bambini come loro e che, nemmeno troppo distanti da noi, vivono identiche emozioni, paure e speranze ma che devono affrontare macigni , realtà più grandi di loro,più grandi di ognuno di noi che magari le ascoltiamo distrattamente in un flash rapido al telegiornale, destinate a svanire nella nostra memoria assorbite dal nostro quotidiano.Nel viaggio di Nassir si parla di libri , di gioia, di paesi bellissimi , di dignità, di guerra, di fatica, di cooperazione, di diversità, di meraviglia, di speranza, di opportunità...Ad una prima lettura potrebbe sembrare uno scrigno troppo piccolo per contenere tutti i concetti , tutte le situazioni, tutte le dinamiche che si succedono nella storia ma la mia volontà chiara e precisa era ed è quella di dare tanti spunti da cui poter partire per approfondire insieme ai ragazzi e alle ragazze le varie tematiche, le diverse emozioni, le possibili soluzioni.Sicuramente so che le possibilità sono tante, si tratta di scegliere , partire per poi approfondire, seminare per e con i ragazzi germogli di consapevolezza, possibilità umane per una visione solidale e partecipativa rispetto alle tante realtà che ci sembrano distanti ma che ci travolgono e che ci coinvolgono se le abbracciamo magari anche attraverso una storia raccontata in un piccolo libricino.So esattamente cosa questa storia non è .Non è una santificazione dell'occidente, non è un voler sminuire altri paesi, non è lo stereotipo del buono che salva il povero derelitto.E'esattamente il contrario, attraverso fonti giornalistiche, storie reali, Ho con la fantasia creato un percorso narrativo sottoforma di piccolo reportage, raccontando di una realtà diffusa, dolorosa e tragica che viene ipocritamente sottaciuta e sottostimata.Vorrei fortemente che le tematiche legate ai diritti umani, alla guerra, alla solidarietà, alle migrazioni, alla partecipazione attiva, alla coscienza umana entrassero in pianta stabile nel cuore degli insegnanti e delle programmazioni didattiche per diventare una "materia"di insegnamento e condivisione costante e di normale pratica.La guerra non è MAI una soluzione, è sempre privazione, paura, incognita, distruzione, prevaricazione, abbandono.Se nella mente e nel cuore dei ragazzi matura un sentimento di non belligeranza, di non violenza, di rifiuto delle armi, ma al contrario : voglia di partecipare, aiutare, incontrare...possiamo e dobbiamo informare, proporre e suggerire percorsi per poter coltivare questa via.
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