Sinossi

La sussistenza di un potere generale di cautela in capo al giudice civile è tema da tempo dibattuto e controverso. L'autore, grazie a un'indagine che prende le mosse dall'esperienza interna per poi spiegarsi anche in dimensione comparatistica, tenta di offrirne una ricostruzione di sistema, a fronte dell'agitarsi di connotazioni pubblicistiche e istanze di effettività della tutela dei diritti delle parti. Lo sviluppo problematico del tema, che raggiunge il suo culmine in sede di controllo di legittimità e di costituzionalità, è arricchito dal documentato richiamo al suo atteggiarsi specie nel contesto della giustizia statunitense, dove, nell'attuale contesto di profonda crisi istituzionale, rischia di rappresentare paradossalmente uno dei pochi strumenti idonei a garantire l'assetto democratico del Paese. Il contributo, infine, raccoglie gli esiti dell'indagine, soppesandone i riflessi sul modello cautelare di tutela dei diritti e sulla sua perdurante funzionalità.