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Editore: Pellegrini
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791220501194
Data di pubblicazione: 06/08/2022
Numero pagine: 176
Collana: Incontri mediterranei
Il declino dei ceti proprietari tropeani è durato secoli, ma è stato inarrestabile. Il tramonto di questo gruppo dominante si è consumato invece, sorprendentemente, in pochi decenni. Si è realizzata e rivelata la fine di un ciclo storico che aveva espresso capacità egemoniche, imprenditoriali, voglia di libertà, orgoglio di casta, interesse per la cultura. Perché il tramonto avviene con la perdita totale di ogni riguardo morale e di ogni capacità di conservare e creare bellezza. Tutto sembra destinato a perire, diventano nemici o pesi inutili le bellezze naturali e l'orgoglio del nome. Perché la fine è caratterizzata dalla cementificazione selvaggia degli spazi e dall'abbraccio con la 'ndrangheta. Questo è lo specchio amaro della storia dei ceti proprietari di Tropea dall'inizio del Settecento fino agli inizi del duemila. Trecento anni di storia non a caso iniziati con la rivolta dei casali di Tropea contro la città e chiusi con la devastazione ambientale dell'una e degli altri. Uno scempio figlio del connubio osceno dei ceti proprietari degeneri e degli ndranghetisti. Vicende raccontate dagli autori - con la passione civile che viene loro riconosciuta da tutti - col metodo della pubblic history. Un metodo che aiuta a cogliere e sottolineare i legami tra presente e passato. Una scrittura e un racconto di parte? Si può restare indifferenti di fronte a ciò che si vede a Tropea e dintorni?
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