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Editore: Europa Edizioni
Reparto: Etica
ISBN: 9791220153232
Data di pubblicazione: 16/09/2024
Numero pagine: 278
Collana: Fare Mondi
Ogni epoca ha i suoi moralisti, religiosi o non religiosi che siano. Oggidì sono rappresentati dai difensori del politicamente corretto e dai militanti del Buonismo, l'ideologia che sostiene l'immigrazione non regolamentata, la comprensione per la delinquenza giovanile, la compassione per i detenuti anche se pericolosi, la difesa dei poveri che tali sono per negligenza scolastica e formativa, l'animalismo miope, l'ambientalismo da eco-vandali e la denuncia in stile "caccia alle streghe" per ogni presunta espressione di odio sociale, di sessismo e di razzismo. Ma sempre rimane il vero scopo di questi falsi buoni, ossia l'appagamento della vanità morale, l'autocompiacimento di chi cerca di sentirsi e di mostrarsi agli altri come una persona apprezzabile. Di questa categoria di narcisisti Nietzsche ha scritto: «Si aggirano tra noi come rimproveri in carne ed ossa... non tendono ad altro che a passare per anime belle e a mettere in piazza la loro purezza di cuore». In questo saggio Giovanni Invernizzi esamina tutti i vari aspetti di questa ideologia ipocrita, che si propone come una sorta di faro etico volto a illuminare una società più giusta e compassionevole, ma che nasconde un lato oscuro: quello della volontà inconscia che guida i mendicanti della lode morale ad acquisire una patente di bontà che li possa sollevare dal sentimento subliminale di non avere alcuna incisività e visibilità esistenziale. In linea con questa indagine, lo stile dell'Autore è intransigente e caustico.
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