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Editore: Tralerighe
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788899575403
Data di pubblicazione: 24/05/2021
Collana: Calibri
Dante indulgente con i lussuriosi ed empatico verso gli amanti per antonomasia, Paolo e Francesca. Dante che non nasconde i suoi giovanili trascorsi sodomiti e addirittura fa outing. Dante che aderisce all'eresia catara. E soprattutto Dante come "doppio" di Ulisse, spinto sì a "seguir virtute e canoscenza" ma in virtù dell'umana "semenza", il peccato nascosto, una hybris che tornerà alla fine del viaggio con intercessione di S. Bernardo e qualche funambolismo teologico. Basta questo per parlare di una "modernità" di Dante? Non esageriamo. Questo saggio non perde mai di vista il "groviglio, tutto medievale, di dogmi ed eresie" in cui il Poeta si muove. Tuttavia ce ne dà un'immagine eterodossa percorrendo un itinerario che tocca molte grandi questioni che animeranno i secoli successivi, fino ai giorni nostri. Il libro è l'erede dichiarato del precedente saggio di Vezzoli (Dante, sesso ed eresie) in parte riproposto con revisioni e ampliamenti. Ma si arricchisce di una nuova parte incentrata sulle figure della Commedia - Francesca, Brunetto e Ulisse - che più mettono in luce un pensiero (e un travaglio) di Dante che lascia intravedere i primi segni dell'umanesimo prossimo venturo.
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