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Editore: Manfredi Edizioni
Reparto: Pittura
ISBN: 9788899519575
Data di pubblicazione: 16/01/2018
Numero pagine: 136
"Ettore Panighi, rimasto sostanzialmente appartato nella sua terra romagnola e anzi in un ambito fondamentalmente ravennate, nonostante le numerose partecipazioni a manifestazioni artistiche nazionali, si stenterebbe a comprendere le ragioni di una scelta che poi è stata anche di altri della sua generazione. La comune scuola cotignolese di Varoli, singolare figura di artista poliedrico, diplomato in contrabbasso, ceramista, pittore, intagliatore, con un'esperienza romana e la partecipazione a rassegne internazionali come il Salone degli Indipendenti di Parigi (ma con maschere in ferro battuto) offre già un'indicazione precisa. Panighi apparteneva ad una generazione che in un'Italia appena uscita dalla guerra s'era trovata a scegliere, dopo una quasi generale infatuazione per il neocubismo picassiano, tra un realismo di irregimentazione guttusiana e le diverse vie dell'arte europea aperte dalle avanguardie storiche. La rimozione di quanto si riteneva espressione del ventennio, facendo letteralmente, come si dice, d'ogni erba un fascio, non fu comunque così generalizzata, soprattutto nella provincia meno in contatto con centri guida quali Roma, Milano, Venezia, Torino."
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