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Editore: 21 Editore
Reparto: Storia dell'america settentrionale
ISBN: 9788899470265
Data di pubblicazione: 04/10/2018
Numero pagine: 576
Traduttore: Tulli U.
Collana: Controstoria
John Ferling narra la storia incredibilmente complicata del progressivo abbraccio delle idee di indipendenza da parte dei coloni americani. Le opportunità economiche offerte dai vasti territori ricchi di risorse naturali spinsero i coloni a mettere in discussione la relazione con la madrepatria. Essi furono anche indispettiti dalla tassazione dovuta al cronico stato di guerra della Gran Bretagna, dall'obbligo di fornire soldati e dalla "fredda indifferenza" dell'Inghilterra per i loro "interessi vitali". Poco alla volta emersero alcuni leader passati alla storia come padri dell'indipendenza americana: il virginiano Patrick Henry, Samuel Adams di Boston, John Dickinson con le sue "Lettere da un contadino in Pennsylvania" e Benjamin Franklin, che si barcamenò tra le due parti in lotta schierandosi alla fine con i rivoluzionari. Il popolo si mobilitò organizzando e addestrando milizie, accentuando l'egualitarismo e le pratiche di autogoverno. Le ostilità contro la Gran Bretagna provocarono un "odio radicato" per la madrepatria e un "crescente senso di identità come americani", sebbene il risultato finale della lotta che infuriava non fosse affatto scontato. Per molti anni, l'esito della sanguinosa guerra rivoluzionaria rimase incerto, finché l'intervento della Francia e di altre potenze europee al fianco dei rivoluzionari e alcuni importanti successi militari decretarono l'indipendenza degli Stati Uniti d'America.
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