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Editore: Il Pensiero
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788899469320
Data di pubblicazione: 07/03/2023
Numero pagine: 88
Collana: Propolis
Claude-Henri de Saint-Simon (1760-1825) è uno di quei filosofi il cui nome è famoso, ma l'opera in qualche modo dimenticata. Stranamente, se si giudica dalla ricchezza di questo pensiero e dalla notevole influenza che ha esercitato. Eretto come profeta dai suoi discepoli, Saint - Simon fu designato come fondatore del socialismo e del positivismo, quindi come precursore del management e dell'ideologia tecnocratica. L'opera affronta una delle questioni essenziali affrontate dalla sua teoria: quella del declino dello Stato a favore dello "industrialismo", un termine coniato nel 1824. Nella società immaginata da Saint - Simon, lo Stato non esercita più una semplice funzione di protezione degli affari economici. Il potere politico si trasforma in una "capacità di gestione" affidata agli industriali (coloro che contribuiscono all'attività produttiva) ed agli scienziati. Tuttavia, questo metodo di organizzazione non trova il suo scopo nella "governance" degli esperti. Dovrebbe, infatti, consentire la scomparsa delle relazioni di dominio. Inoltre, accompagna l'avvento di una "religione industriale", la fede nella scienza e nel progresso, e non nel "dio della competizione".
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