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Editore: Giometti & Antonello
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788898820573
Data di pubblicazione: 22/02/2023
Numero pagine: 160
Traduttore: Dallapiccola L.
Collana: Letteratura
Il volume raccoglie i diari di guerra che Felix Hartlaub, scrittore tedesco nato a Brema nel 1913 e dato per morto nel 1945, redasse durante il secondo conflitto mondiale mentre era arruolato nelle truppe della Wehrmacht. Figlio di un importante storico dell'arte, Gustav Friedrich Hartlaub, che era stato estromesso dai suoi incarichi museali nel '33 dal regime nazista con l'accusa di «bolscevismo culturale», venne dapprima arruolato come soldato semplice, poi operò a Parigi come esaminatore degli archivi francesi, quindi fu di nuovo combattente in Romania, e infine direttore, fino al marzo del 1945, della sezione incaricata di redigere i diari di guerra nei quartieri generali di Vinnycja, di Rastenburg e di Berchtesgaden. Venne a trovarsi dunque all'interno del quartier generale del Reich, la «zona interdetta» cui nessun esterno poteva accedere, e da cui lo sguardo impersonale e auto-annientante di Hartlaub ci reca testimonianze che hanno la forza delle cose stesse, e da un certo punto di vista ci ricordano il concetto di «nuova oggettività» che era stato coniato proprio dal padre. Felix, nell'aprile del 1945, venne richiamato nei corpi combattenti per l'ultima battaglia di Berlino, e di lui non si seppe più nulla. Diversi anni dopo se ne stabilì la morte presunta attribuendola a quella circostanza.
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