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«Il ricordo pietoso dei vinti»: impegno e realismo in I fatti di Casignana. Un'approssimazione a Mario La Cava
Bardascino Alex

«Il ricordo pietoso dei vinti»: impegno e realismo in I fatti di Casignana. Un'approssimazione a Mario La Cava

Editore: Nerosubianco

Reparto: Letteratura italiana: critica

ISBN: 9788898007806

Data di pubblicazione: 01/01/2016

Numero pagine: 140

Collana: Le bandiere


15,00€
Esaurito

Sinossi

Mario La Cava (Bovalino 1908-1988) è una delle personalità del panorama letterario italiano su cui la critica si è soffermata meno e non sempre con la dovuta attenzione. Autore di un fortunato libro di Caratteri e di altri lavori editi tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Ottanta, lo scrittore calabrese pubblica nel 1974, per i tipi di Einaudi, un romanzo che per stile e contenuti si discosta notevolmente dalla sua poetica: si tratta di I fatti di Casignana, «la storia esemplare di una rivolta contadina nella Calabria degli anni Venti». In totale antitesi persino rispetto alle tendenze letterarie del suo tempo, La Cava sceglie la strada del romanzo storico per narrare l'episodio della strage di Casignana del settembre 1922 e dimostrare le responsabilità dello Stato nell'ascesa fascista. Ma si tratta veramente di una scelta anacronistica? Dal carteggio con Leonardo Sciascia, dai tanti indizi disseminati nel romanzo e dalle interviste emergono volontà chiare e precise: contribuire alla rinascita del romanzo civile, riportare a galla il passato con l'aiuto dei documenti storici, dare voce al popolo, vero protagonista della vicenda.

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