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Editore: Pungitopo
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788897601081
Data di pubblicazione: 01/04/2014
Numero pagine: 648
Collana: Il vascello
"Libro insolito, diverso, come era diverso nella sua inquieta natura ideologica, nel suo abito quasi anacronistico di artista "maudit", Beniamino Joppolo: ora autobiografia, di cui talvolta conserva i modi sommariamente allusivi e contratti, mentre altrove, nelle zone più aperte della memoria, si distende in ampie concertazioni di temi, di figure; ora puntigliosa, perfino ossessiva interpretazione di un'esistenza consumata in anni di piombo e resa più convulsa dalla singolarità di un temperamento fuori della regola. Dall'infanzia in una Sicilia calcarea e fiabesca alla compromissione politica, dalle esperienze del confino e del carcere fino alla morte del padre che come un emblema chiude il romanzo, Joppolo insegue una sua disperata visione delle cose, ma di continuo riassorbita, come cancellata, da una furia vitale, da un insopprimibile bisogno d'amore che di volta in volta assume i toni della protesta, del rancore, perfino della rabbia, o quelli, altrettanto perentori, della tenerezza e della partecipazione. Eppure, sbaglierebbe chi in una simile trasposizione romanzesca non vedesse che una testimonianza di vita: le rotture tematiche, le impennate stilistiche e verbali, le smagliature del racconto rispondono alla più che consapevole scelta espressiva di uno scrittore che fin dagli inizi, a tutto suo rischio, ha sempre cercato di liberare da catene non soltanto letterarie le risorse di una fosforescente, dolorosa fantasia."
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