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Editore: AlboVersorio
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788897553656
Data di pubblicazione: 28/05/2014
Numero pagine: 176
Collana: Paradossi
A partire dalla seconda metà degli anni '40 si riscontra nell'opera di Gabriel Marcel un significativo rinvio al pensiero di Jean-Paul Sartre, con il quale prende piede quella che Franco Riva ha definito una "costante frequentazione polemica", essendo l'atteggiamento di Marcel improntato viepiù all'aspra critica, alla reiterata denuncia di un'impresa filosofico-letteraria ritenuta socialmente dannosa e teoreticamente infondata. Ripercorrendo le tappe di questo trentennale confronto a distanza, si ricava dunque l'impressione che ad essere in causa siano due visioni del mondo e della condizione umana radicalmente differenti ed inconciliabili, come risulta ad esempio dallo scarto esistente tra la concezione sartriana della libertà come "nulla d'essere" dell'uomo e scelta incondizionata, e quella di Marcel come "ricettività creatrice". Tuttavia, se sul piano metafisico permane un divario incolmabile, è possibile registrare a livello fenomenologico ed esistenziale una convergenza in merito al tema dell'intersoggettività, che assume in entrambi gli autori una connotazione propriamente tragica. Un aspetto, quest'ultimo, che il presente volume tenta di approfondire, con particolare attenzione alla produzione teatrale dei due filosofi. Prefazione di Franco Riva.
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