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Editore: Carta Bianca (Faenza)
Reparto: Scienze botaniche
ISBN: 9788897550242
Data di pubblicazione: 30/04/2013
Numero pagine: 168
Collana: Quaderni del parco
La Vena del Gesso romagnola presenta aspetti del tutto particolari dal punto di vista botanico, e in particolare, possiamo ricordare, per la sua presenza endemica, la "Cheilanthes persica", piccola felce risalente, secondo alcuni a circa 6 milioni di anni fa. Inoltre la Vena del Gesso romagnola, grazie alle particolari situazioni geomorfologiche, crea ambienti con caratteristiche diverse a poca distanza uno dall'altro. Nel fondo delle doline o dove sono presenti le risorgenti (Rio Cavinale, Rio Basino) abbiamo specie tipiche di zone montane come bucaneve (Galanthus nivalis), scilla silvestre (Scilla bifolia), lingua cervina (Phyllitis scolopendrium), erba fragolina (Sanicula europaea) e borsolo (Staphylea pinnata); mentre nelle falesie esposte a sud abbiamo terebinto (Pistacia terebinthus), leccio (Quercus ilex), filirea (Phillyrea latifolia) e ginepro rosso (Juniperus oxycedrus) tipici invece della macchia mediterranea. Per tali motivi è stata quindi, inserita nei Siti di Importanza Comunitaria della Rete Natura 2000 e successivamente, nel 2005 è stato istituito il Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola.
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