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Editore: Morlacchi
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788893920667
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 310
Questo saggio filosofico affronta la questione abissale del nulla - e del rimedio all'angoscia dell'annichilimento - attraverso l'analisi del pensiero di tre straordinari e paradigmatici "esegeti del nulla", Giacomo Leopardi, Miguel de Unamuno, Keiji Nishitani, per ciascuno dei quali il "filo conduttore" della trattazione, pur non trascurando la loro opera complessiva, è costituito dai rispettivi capolavori filosofici (le leopardiane "Operette morali", il saggio unamuniano "Del sentimento tragico della vita negli uomini e nei popoli", il volume "La religione e il nulla" del filosofo giapponese). Nel primo capitolo, si approfondisce il radicale nichilismo di Leopardi, nel secondo viene esaminata, come una sorta di "contraltare" della riflessione di Leopardi, la posizione filosofica di Unamuno, nel terzo capitolo, ci si volge alla prospettiva "spiazzante" e "anti-egocentrica" dell'Oriente, nella riflessione di Nishitani, uno dei maggiori esponenti della filosofica "Scuola di Kyoto". Infine, il confronto fra i tre autori sottolinea come il loro "viaggio" nei fondali dell'abisso del nulla rappresenti un contributo fondamentale all'umana interrogazione circa il senso ultimo dell'esistenza.
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