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Editore: Aragno
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788893802338
Data di pubblicazione: 01/02/2023
Collana: Biblioteca Aragno
Da millenni i "furbi" d'Europa amano suffragare l'idea della loro superiorità sbertucciando quei compatrioti che considerano ingenui e sciocchi. I pensatori ateniesi commiseravano i traci di Abdèra, per gli inglesi il luogo dei "fooles" era Ghotam, per i tedeschi Schilda, in Olanda Kampen, in Romania Caracal, per i danesi Mols, in Svezia Södertälje, Nazaret per gli antichi ebrei. A Stendhal fu sufficiente trascorrere una notte a Cuneo nel 1818 per bollare i residenti come "beoti". La celebre battuta di Totò è tuttora eloquente in merito. Un dizionario tedesco del 1920 colloca Cuneo ai vertici di un triangolo con le "sciocche" Abdera e Schilda. Lo sviluppo delle città portò poi a identificare i sempliciotti con i provinciali, gente arretrata, costretta a inseguire la modernità. Con la globalizzazione ampie strati di provinciali arrivano a imitare il way of life metropolitano, intanto che fasce ancora più larghe di metropolitani si provincializzano. Adottando comportamenti che prima ritenevano ridicoli, mentre certi modi di fare ormai à la page in Occidente sono ben più grotteschi delle storielle sui provinciali. L'ossessione per il "look", la mania di fare "ciao ciao" con la manina in tv, gli esodi di massa nei week end, gli strafalcioni grammaticali: non manifestano forse una tendenza della collettività a uniformarsi all'imbecillità attribuita a noi provinciali? Che assistiamo perplessi alla provincializzazione del globo terracqueo.
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