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Editore: Graphe.it
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788893721790
Data di pubblicazione: 03/11/2022
Numero pagine: 64
Collana: Le mancuspie
Nel panorama letterario del Novecento, Giorgio Manganelli si è fin da subito imposto come figura autonoma e imprescindibile della narrativa italiana. La sua lingua, così caustica, irriverente, piena di inventiva ed eversione, ha eretto quest'autore a modello per tante generazioni a venire, specie quelle di certa neoavanguardia. Tuttavia, la sua produzione poetica, senza dubbio marginale ma non per questo meno rilevante rispetto alla più vasta attività narrativa, è a oggi ancora poco conosciuta, finanche da quei lettori più devoti al geniale scrittore. E se nella narrativa Manganelli apriva spesso un varco introspettivo e tridimensionale sulla realtà e sull'esperienza umana, la sua poesia è invece pervasa da un tono elegiaco, specie nelle primissime prove, che si bilancia però a un nichilismo di fondo che invece è perno fondante di tutta la storia letteraria manganelliana. A cent'anni dalla nascita, viene qui proposta una selezione delle migliori poesie scritte da Manganelli in tutto l'arco della sua vita. Il lettore potrà dunque trovare una voce "inedita", un Manganelli dai toni più sublimanti e contenuti, sospeso sempre tra la certezza di una fine terrena e l'incertezza del vivere comune di tutti i giorni. Una sorta di compendio poetico sull'esistenza e sulla sua aberrazione, che fin dal titolo (Un uomo pieno di morte) fa intendere quanto la poesia per Manganelli sia stata non solo la musa iniziatica di tutta una folgorante esperienza artistica, ma anche il rifugio stesso dalla morte e dalla sua continua compulsione alla fine.
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